"Forse, ho fatto una pazzia. Ho regalato il mio biglietto a un bambino di una township". Una pazzia, certo, pensando ai milioni di connazionali per cui un biglietto per i Mondiali resterà sempre un sogno. Ma non questa volta. Dominic Pascoe ha 10 anni, una smisurata passione per il calcio e vive in una cava abbandonata sopra Green Point, il quartiere residenziale che ospita lo stadio della gara tra Italia e Paraguay. Di certo, nonostante il suo amore per il soccer, Daniel non sarebbe mai stato in grado di realizzare il grande sogno di assistere dal vivo a una partita dei Sudafrica 2010: nessun abitante della baraccopoli in cui si trova il piccolo container che lui è costretto a chiamare "casa" avrebbe mai potuto raccogliere il denaro necessario (almeno 140 rand, circa 14 euro, per il posto "peggiore"). Eppure, a volte, i miracoli capitano. Oggi, S. un italiano residente a Città del Capo, impegnato nella cooperazione internazionale, pur preferendo l’anonimato, ha deciso di regalare il suo prezioso tagliando: questa sera, Dominic sarà in tribuna, nel gruppo di italiani trapiantati a Cape Town e desiderosi di sostenere gli azzurri. Valore del biglietto? 88 euro, circa 900 rand. Una vera fortuna, qui, dove un operaio non specializzato guadagna, in media, circa 14 rand al giorno. Una fortuna che che consentirà al sorriso sdentato di Dominic di illuminare anche le tribune del Green Point Stadium.
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